Path: news.inet.it!newssrv.ita.tip.net!i2unix!not-for-mail From: "Associazione \"Carlo Borromeo\"" Newsgroups: it.comp.giochi.action Subject: Come i videogiochi offendono il senso materno Date: Fri, 3 Sep 1999 14:13:26 +0200 Organization: IUnet Lines: 59 Message-ID: <7qoe47$pq1$1@serv1.iunet.it> NNTP-Posting-Host: 192.106.184.83 X-Trace: serv1.iunet.it 936360903 26433 192.106.184.83 (3 Sep 1999 12:15:03 GMT) X-Complaints-To: usenet@news.iunet.it NNTP-Posting-Date: 3 Sep 1999 12:15:03 GMT X-Priority: 3 X-MSMail-Priority: Normal X-Newsreader: Microsoft Outlook Express 5.00.2014.211 X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V5.00.2014.211 Xref: news.inet.it it.comp.giochi.action:5336 Cari ragazzi, il tema del nostro messaggio, stavolta, sarà l'affronto che i videogiochi ardiscono infliggere al sacro sentimento della maternità. Citeremo l' ennesimo brano del Dottor Fred Wertham jr, tratto da "The new seduction of innocent": "Il videogioco "Creature" trasforma i giocatori in "genitori virtuali", caricandoli dell'onerosa responsabilità della cura e della crescita di alcuni strani animali. Non ingannino i tratti "delicati" con i quali sono state ritratte le "creature": esse hanno comunque l'aspetto di lemuri e di folletti, sebbene edulcorate da un disegno da cartone animato. Riconoscendo nella "creatura" il figlio da proteggere e da curare, il giocatore finisce per identificare il proprio corpo con quello dell'animale da curare. Si compie così un procedimento opposto, per cui - essendo impossibile ricondurre la creatura al "pensiero logico" tipico dell'essere umano - è il giocatore che, sedotto dal gioco, finisce per agire in modo bestiale. Il Centro di Ricerca sulla Devianza Giovanile del Minnesota ha sottoposto alcune ragazze tra i 13 e ai 15 anni a lunghe sedute di gioco a "Creature", e ha constatato che nello stesso periodo tutte le suddette ragazze hanno iniziato a manifestare la propria libido. Il 56 % delle ragazze intervistate dopo aver giocato a "Creature" ha ammesso di aver avuto più volte nella vita la tentazione di accoppiarsi sessualmente con un animale (manifestando in prevalenza il proprio insano desiderio sul proprio animale domestico). Ma i mali di "Creature" non finiscono qui. Le "creature" del gioco, infatti, raggiungono la "maturità sessuale" all'età simulata di 1 anno. Questa è una chiara e intollerabile difesa della pedofilia. La sublimazione del senso materno in un videogioco ha prodotto un transfert nelle giocatrici, che hanno confuso il proprio corpo con il disco rigido del computer. Lo stesso inserimento di Cd all'interno del computer è stato identificato con la penetrazione, e il "caricamento" del programma è stato visto un freddo e subdolo surrogato del concepimento. Non a caso, una tredicenne alla quale è stato chiesto quale sarebbe stato il suo atteggiamento nel caso fosse rimasta incinta senza volerlo, ha risposto con atroce cinismo "Formatterei il mio bambino". Nei soggetti più sensibili, invece, il giocare a "Creature" ha prodotto altri danni: il mio collega Eric B. Hallenant, illustre luminare della psicanalisi, mi ha illustrato il caso della quattordicenne Jodie, che, dopo aver giocato a "Creature", è stata ossessionata per un lungo periodo dalle strazianti grida degli esserini che non era riuscita a salvare." Cos'altro possiamo aggiungere alle lacrime che ci ha fatto versare tale illuminante testimonianza? E dire che alcuni di voi non solo si contentano di progredire nel loro abominio, ma vorrebbero addirittura far tacere per sempre la voce della Borromeo! Ardiscono protestare con chi ci fornisce la connessione a "Internet", per far tacere la voce della verità! Per continuare a perpetrare i propri turpi misfatti, tarpando la nostra voce! Altri ancora proferiscono nei nostri confronti insulti orripilanti, come quell'oscura frase, "ROFTL", che a nostro avviso è una turpe onomatopea ispirata a esecrandi suoni corporali! Ma la Borromeo non tacerà, e continuerà a dispensare le sue auree perle di saggezza! Associazione Famiglie Cattoliche "San Carlo Borromeo" Via delle Cento Fontane 33, Afragola (NA) "Agnus cum leo iacebit, sed iactura pauce durabit"