Path: news.inet.it!area.cu.mi.it!news.tin.it!not-for-mail From: "Federico Biglietto" Newsgroups: it.comp.giochi.rpg Subject: l'ass. C.Borromeo non ha torto ! Date: Thu, 19 Aug 1999 20:27:21 +0200 Organization: TIN Lines: 64 Message-ID: <7phhkh$1c5$1@nslave1.tin.it> NNTP-Posting-Host: a-na9-21.tin.it X-Newsreader: Microsoft Outlook Express 4.72.3110.5 X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V4.72.3110.3 Xref: news.inet.it it.comp.giochi.rpg:10515 Carissimi amici, il solo fatto di scrivere questa lettera è per me fonte di timore e nervosismo. Fenomeni psicologici a me dapprima ignoti...Prima che avvenisse il cambiamento ! Vi scrivo per raccontarvi la mia terribile esperienza, per nulla lontana dagli "effetti collaterali" scatenati dai videogames e così efficacemente descritti nella missiva dell'associazione "Carlo Borromeo". Un paio d'anni fa anch'io ero un appassionato smanettone di videogiochi. Basti pensare che ho giocato e completato "Doom 2" e "Duke 3d" per ben quattro volte !!! Per non parlare di "Blood 1- 2" e, soprattutto, quel "Resident evil", che quest'anno ha segnato per me il crollo totale ! Infatti dopo averlo giocato (e completato) due volte - con tutti e due i protagonisti - ho cominciato a confondere realtà e fantasia. Improvvisamente cominciavo ad avere paura dell'ambiente che mi circondava. Non che temessi l'uscita improvvisa di uno zombie, per carità, ma ogni volta che aprivo una porta vedevo dinanzi il buio, mentre affioravano prepotenti i timori del mondo esterno. Ho cominciato a vedere i miei genitori come dei nemici, nonchè artefici del mio stato. Infarcivo le mie frasi di parolacce e bestemmie. Un paio di volte ho picchiato violentemente mia sorella maggiore soltanto perchè aveva "osato" provare a giocare con il mio odiato "Age of empires". Con gli amici non c'era più dialogo, al punto che ho smesso di uscire con loro. Del rendimento scolastico meglio non parlare ! A scuola (era l'ultimo anno di liceo, dannazione !) ero aggressivo sia con i compagni che con i professori e non prendevo più un libro di studio in mano. Ma le cose precipitarono quando sfregiai (per fortuna leggermente) con un taglierino un compagno di classe che mi aveva banalmente contestato. A quel punto decisi di ritirarmi dalla scuola (era il mese di aprile) perchè ero diventato troppo pericoloso. Mi rinchiusi in un mutismo tombale, non uscivo più di casa e lasciavo la mia camera soltanto per andare al cesso o mangiare qualcosa. A quel punto andai in cura da uno psicologo, il quale mi suggerì di lasciar perdere per un pò il computer e, soprattutto, i videogiochi. Dal giorno in cui decisi di staccarmi da quell'attrezzo infernale le cose sono cambiate...Non mi sono "disintossicato" ancora del tutto, ma perlomeno ho ripreso a condurre un qualcosa che potrei definire VITA ! Leggo tanti libri di ottimi e distensivi autori come Isabel Allende, Luciano De Crescenzo, Susanna Tamaro, Vittorio Sgarbi, John Grisham, Clive Cussler, Scott Turow e Patricia Cornwell. Seleziono rigorosamente i programmi televisivi eliminando quegli orribili film gonfi di massacri e turpiloqui che trasmette continuamente Italia 1. Con i miei genitori gioco spesso a "Cluedo", "Mastermind", "Scala 40" e "Con cain" , giochi semplici ma non per questo impegnativi e divertenti. Il sabato sera ci riuniamo a casa di amici di mia sorella per discutere di politica, cronaca, affari di cuore e cose quotidiane. COSE REALI ! Adesso il mio PC è imballato in uno scatolone e giace in un angolo della cantina...A dire il vero un pò di nostalgia ne provo, ma se penso a ciò che ho vissuto per colpa sua mi vien la voglia di bruciarlo (ma credo che lo venderò, in fondo è pur sempre un Pentium 2 con 3DFX). Con questa mia non voglio convincervi di staccarvi dal computer o dalla playstation, ma soltanto fornire una testimonianza... A quelli che si sono sentiti - o si sentono - come me (quasi come reduci di guerra !) e a coloro che si credono ancora "immuni" da esperienze come la mia ! Carissimi amici, rifletteteci bene, l'Associazione "Carlo Borromeo" (ma potrebbe essere qualsiasi altra associazione di "tutela") non ha poi così torto. Un affettuoso saluto Federico Biglietto